(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

PIETRASANTA. Accolti tra le parti civili solo i cittadini che vivono a stretto contatto con l’inceneritore di Falascaia. Con loro, come parti civili, accolti anche il Comune di Pietrasanta, la Regione Toscana, il Consorzio di bonifica e il Wwf. Tutte le altre richieste di entrare nel processo come parti civili – comprese i residenti di Capezzano, Pietrasanta e Viareggio che si ritenevano danneggiati, le associazioni e i comitati ambientalisti , quasi altre 100 persone in totale – sono state respinte.

Così ha deciso ieri il giudice del Tribunale di Viareggio, Valeria Marino, per l’udienza per fare luce sulle emissioni taroccate dell’inceneritore del Pollino.

Sul banco degli imputati i vertici e i tecnici della multinazionale Tev-Veolia. L’accusa: aver commesso reati ambientali che vanno dallo sversamento di acque reflue contaminate nel Baccatoio all’aver fatto passare le acque per la pulizia dell’impianto come reflui fognari e non “rifiuti pericolosi” da trattare in maniera adeguata. U

Prossima udienza a giugno.

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